Occhiata

Occhiata

L’occhiata, un pesce d’acqua salata, è consigliato per preparare un ottimo secondo piatto; in realtà è un po’ piccolo, sia in dimensioni che in peso, infatti in media non supera i trecento grammi. Il suo sapore, però, è caratteristico e per questo è fortemente stimato da chi possiede un palato fine; molto simile all’orata e al sarago, quindi uno dei primi obiettivi dei pescatori.
Descrizione scientifica: Oblada Melanura

Caratteristiche fisiche
Possiede un corpo ovale ma alquanto sottile e schiacciato; i suoi occhi sono molto grandi tanto che spiccano nell’argenteo corpo dotato di righe per lo più longitudinali ed evanescenti. Presenta una pinna caudale forcuta, mentre sul peduncolo caudale è presente una macchia nera il cui bordo bianco risalta sullo sfondo grigio-azzurro. La bocca è obliqua e conferisce all’occhiata un’espressione costantemente triste; presenta una mandibola in parte sporgente e provvista di un’aguzza dentatura. Anche le mascelle, entrambi delle stesse dimensioni, posseggono diverse file di denti: nella parte frontale sono principalmente incisivi, ai lati sono taglienti, mentre nella parte anteriore vi sono quattro file di denti molto piccoli e granulari.

Habitat
E’ una specie ittica che popola le coste rocciose; in quanto gregaria è possibile trovarla in branchi, a volte anche numerosi, ma essendo anche una specie demersale nuota energicamente nelle acque libere rimanendo sempre in prossimità del fondale marino. L’occhiata è un pesce onnivoro, infatti si nutre di alghe, invertebrati e avannotti, i piccoli di pesci d’acqua dolce che hanno appena superato lo stadio larvale. Delle volte si ciba di piccoli animali presenti sul fondale ed anche di rifiuti organici.
La sua fase di riproduzione inizia verso aprile e termina a giugno, così che, per tutta l’estate, le larve restino nel plancton. I piccoli dell’occhiata hanno un segno molto particolare che li contraddistingue: la macchia nera con l’orlo bianco sin da quando sono di dimensioni pari a 10 mm.

Proprietà nutritive
Le carni dell’occhiata sono quindi estremamente pregiate; si tratta di un pesce bianco e molto magro che contiene una grande quantità di proteine e allo stesso tempo una bassa percentuale di grassi e carboidrati. Nella sua composizione non manca la presenza di importanti minerali, tra i quali ferro, calcio, magnesio, zinco, potassio e rame. Inoltre per circa 100 gr di prodotto corrispondono 160 kcal.

Ricette di cucina
Trattandosi un pesce alquanto raffinato, è necessario che sia acquistato fresco ed al più presto consumato. Non è consigliato conservarlo per un determinato periodo oltre l’acquisto perché le sue carni sono delicate, tanto che rischierebbero di perdere il sapore peculiare. Ciò nonostante può essere mantenuto in frigorifero per 2 giorni al massimo. Lo si può benissimo riporre in appositi sacchetti ben chiusi e congelarlo a -18°C per circa 3 mesi. Ma avrà tutto un altro sapore se cucinato ancora fresco.
E’ bene un po’ di attenzione al momento dell’acquisto poiché bisogna appurare la vera freschezza dell’occhiata. Deve presentare un odore delicato e non ammoniacale, esteriormente deve brillare e presentare squame ben aderenti; il corpo deve essere rigido e le branchie di color rosa-rosso; l’occhio vivo e sporgente senza tracce di arrossamento. Tutti questi sono segnali che assicurano la freschezza del pesce.
Portato a casa è da pulire incidendo il dorso per eliminare le interiora, tagliando le pinne con l’aiuto di forbici alquanto robuste e lavando abbondantemente sotto acqua corrente. Qualora venga conservato in frigo è necessario riporre l’occhiata già pulita in un piatto ricoperta con la pellicola alimentare.
Generalmente l’occhiata viene cucinata all’acqua pazza, accompagnata da pomodorini, timo e peperoncino, ma è apprezzato il suo sapore anche al cartoccio, condita con capperi e olio extravergine di oliva e prezzemolo.

  • Come e dove acquistarlo?