Alaccia

Alaccia

L’alaccia (o Sardinella Aurita) è un pesce di mare assai pescato nel Mediterraneo: alimento ittico noto alle tavole degli italiani per via del sapore particolare e per la ricchezza nutritiva, ad oggi l’alaccia è utilizzata in un gran numero di piatti, soprattutto nelle zone costiere del bel paese, benché la tipica cucina nostrana vi preferisca ancora le sardine, “cugine” meno grasse e più saporite.
Descrizione scientifica: Sardinella Aurita

Caratteristiche fisiche
L’alaccia appartiene alla famiglia delle Clupeidae – la stessa delle sardine o le aringhe: in effetti assomiglia molto alla sardina – da cui si distingue per la dimensione maggiore (l’alaccia può arrivare a 25-35 centimetri di lunghezza) e dalla forma più spessa, oltre che da una caratteristica linea di colore giallo sul fianco. Si nutre di plancton e a sua volta è importante elemento cibario per altri pesci che ben più spesso si trovano sulle nostre tavole, come il tonno o il pesce spada.

Habitat
La sardinella aurita si concentra in banchi numerosi prevalentemente al largo del Mediterraneo – compreso l’Adriatico e il Mar Ligure, dove fino a qualche tempo fa era pressoché assente. Questo perché è un pesce termofilo e predilige acque tendenzialmente calde: per questo anche l’Atlantico sul versante dell’America del Sud e il Mar dei Caraibi ne è alquanto ricco. Di solito l’alaccia si concentra in acque profonde anche centinaia di metri e quasi mai si trova sulla costa: viene pescato con tecniche a cianciolo – più di rado con la tecnica a strascico. Di solito verso sera, quando il mare è calmo, la pesca può essere proficua. In molti casi oggi l’alaccia è utilizzata a sua volta come esca, poiché, come anticipato, sempre più spesso viene preferita la carne della sardina – che è più saporita.

Proprietà nutritive
L’alaccia possiede notevoli proprietà nutritive, poichè le sue carni sono pregne di olio di pesce: infatti anche nei secoli addietro l’alaccia conservata sotto sale era uno dei principali alimenti dei lupi di mare che solcavano il Mediterraneo. Questo tipo di pesce, insomma, possiede carni ricche di Omega 3, principio fondamentale nella dieta perché, tra i suoi pregi, possiede quello di favorire una corretta circolazione, abbassare il livello di colesterolo e coadiuvare un maggior sviluppo delle qualità intellettive.

Ricette di cucina
Sin dai tempi passati, il modo più comune di consumare l’alaccia – soprattutto tra i pescatori del Sud Italia e delle isole – era sotto conserva: ossia il pesce veniva lasciato per tre giorni ad insaporire sotto sale, quindi ripulito e messo sott’olio in barattoli di vetro. Pasto “povero” del passato, preparata in questa maniera l’alaccia viene consumata anche oggi come antipasto, o accompagnata con pane. In alternativa, si può togliere l’alaccia dall’olio e metterla in soffritto, per arricchire un sughetto di mare. Per chi invece volesse consumare fresco, appena pescato questo tipo di prodotto ittico, l’ideale è friggerlo nell’olio: semplice, rapido da preparare e molto sfizioso!

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