Calamaretto

Calamaretto

Il calamaretto è una specie ittica che troviamo spesso sulle nostre tavole. Fa parte della famiglia dei loliginidi, ovvero dei molluschi cefalopodi, lo si trova nel Mediterraneo e in particolare nel mare Adriatico in tutti i periodi dell’anno, soprattutto in autunno. Lo si può degustare sia crudo che cotto, ecco alcuni consigli su come utilizzare questa prelibatezza del mare, ricca di proprietà nutritive.
Descrizione scientifica: Alloteuthis Media

Caratteristiche fisiche
Fisicamente il calamaretto ha una forma allungata, che sembra assumere le sembianze di un cono schiacciato, con un’estremità che termina a punta. Sul dorso, su entrambi i lati, a metà altezza si diramano due piccole pinne triangolari, mentre la testa esce fuori dalla base, dove si trovano lateralmente gli occhi, mentre attorno alla bocca si diramano i tentacoli, che servono a catturare le prede con cui si nutrono. Il colore è di un bianco trasparente con qualche sfumatura di violetto o rosso. Le sue dimensioni variano dai tre ai sette centimetri fino a raggiungere una lunghezza massima di 14 centimetri.

Habitat
L’habitat naturale di questo pesce è nelle acque del Mediterraneo occidentale, nella zona tunisina e libica, nell’Atlantico orientale e lo si trova anche nei nostri mari, in particolare in quello Adriatico. Lo si può pescare tutto l’anno, ma in autunno è il periodo più prolifero. Può essere pescato con reti a strascico e con reti a circuizione e normalmente lo si può catturare tra i 20 e i 300 metri di profondità.

Proprietà nutritive
Il calamaretto è ricco di proprietà nutritive, in particolare di sali minerali, come calcio, fosforo e iodio, possiede le vitamine A e B1, è povero di colesterolo e calorie. Infatti per 100 grammi di prodotto si possono contare 69 calorie, quindi è perfetto da cucinare per chi segue un regime alimentare dietetico, ma anche per chi vuole gustarlo nelle sue innumerevoli varianti.
Il consiglio migliore per preparare un buon calamaretto sta tutto nella materia prima, infatti, bisogna acquistare il pesce fresco e consumarlo nello stesso giorno, al massimo nel giorno seguente. Per lasciarlo nel frigo, anche per qualche ora, è necessario effettuare una pulizia, eliminando le viscere e sciacquandolo sotto abbondante acqua corrente.

Ricette di cucina
La ricetta più utilizzata in cucina è sicuramente quella del calamaretto fritto, il pesce viene tagliato, impanato nella farina, cotto in abbondate olio bollente e condito con tanto limone, perfetto per la paranza. Per chi vuole qualcosa di più leggero, il mollusco si presta alla perfezione per una degustazione all’insalata. Infatti, basta sbollentarlo un po’ in acqua calda e poi condirlo con olio, sale e limone per avere un delizioso piatto da antipasto a da secondo. Alcune ricette ci suggeriscono il calamaretto ripieno con vari ingredienti, dal pane raffermo con olive e i suoi tentacoli o con le scarole. Al sud è molto prelibato il sugo con i calamaretti con cui condire la pasta fresca, ma utilizzando i pomodorini freschi lo si può cucinare in umido, creando un brodetto molo saporito. Al forno è preferito insieme ai piselli e alle patate, mentre, negli ultimi anni, la tendenza è stata quella di non cucinare questo pesce, ma di mangiarlo crudo, emulsionato con l’olio e il limone, per piatti finger food e deliziosi gourmet. SI ricorda che in qualsiasi modo si cucina il calamaretto, il pesce, durante la cottura, elimina molta acqua, quindi bisogna fare attenzione e bilanciare bene i vari ingredienti.

  • Come e dove acquistarlo?