Triglia di fango

Triglia di fango

La Triglia di fango, o “Mullus Barbatus”, è un pesce d’acqua salata della famiglia dei “Mullidi”. E’ diffusa soprattutto nel mar Mediterraneo e nell’Atlantico, e predilige fondali sabbiosi o fangosi ( da qui il nome) che ama esplorare alla ricerca di cibo.
Descrizione scientifica: Mullus Barbatus

Caratteristiche fisiche
La Triglia di fango è un pesce di dimensioni piuttosto ridotte: la sua lunghezza, infatti, varia dai 10 ai 20 cm. Il corpo, di forma allungata, è interamente ricoperto da un rivestimento squamoso, di colore rosa-argento. Il profilo dorsale è arcuato, mentre quello ventrale è appiattito; la testa è grossa e corta, con due occhi rotondi molto sporgenti. Sotto la bocca sono posizionati due “barbigli” tattili che permettono al pesce di sondare i fondali per procurarsi le prede di cui si nutre: crostacei, piccoli pesci, echinodermi e molluschi. La femmina è solitamente più grande del maschio e depone le uova dall’inizio della primavera alla fine dell’estate.

Habitat
Questa specie è gregaria e vive sui fondali fangosi e sabbiosi a profondità che superano i trecento metri. Comune in tutto il Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico, viene talvolta confusa con la “Triglia di scoglio”, che abita i fondali rocciosi ed ha dimensioni maggiori. Le sue carni prelibate ne fanno la preda preferita dai pescatori di professione, che mettono in atto diverse tecniche per catturarla. La più diffusa è sicuramente la pesca a strascico, con le apposite reti; ma gli esemplari più giovani, che stazionano quasi sempre nelle vicinanze della costa, si pescano con lo “sciabichello”. Ma non è infrequente il caso di triglie pescate semplicemente con la lenza. Fra le zone dove è maggiormente diffusa la pesca alla triglia spiccano i litorali italiani, in modo particolare le coste della Sicilia e quelle adriatiche.

Proprietà nutritive
La Triglia di fango non è un pesce particolarmente “magro”: possiede, infatti, un alto contenuto di lipidi ( circa 6,2 grammi per una porzione di 100 grammi). Il suo apporto calorico, però, è ben controbilanciato da un elevato contenuto di proteine ( quasi 16 grammi per una porzione di 100 grammi) e dalla presenza di altri preziosi componenti quali ferro, calcio, fosforo e vitamine.

Ricette di cucina
Se è freschissima, la triglia ha il vantaggio di poter essere cucinata direttamente: infatti, non necessita di sventramento, poichè il suo fegato non contiene fiele. Soprattutto in caso di cottura alla brace, è possibile cucinarla per intero, senza nemmeno squamarla. Se invece si opta per un tipo di cottura che richiede una pulizia accurata, basta passare il coltello dalla coda in direzione della testa, per poter eliminare tutte le squame, e praticare un’incisione dorsale, sotto le branchie, per procedere all’eliminazione delle interiora. La triglia di fango si presta a moltissime preparazioni, la maggior parte delle quali adatte anche ai cuochi principianti per la loro estrema semplicità. Oltre alla già accennata cottura sulla griglia, le cotture più diffuse sono in umido, al forno, al cartoccio e in padella; altre due deliziose ricette sono la Triglia marinata e quella impanata e fritta.

  • Come e dove acquistarlo?